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Nel canale di Sicilia il pesce manca anche per le esplosioni con l’Airgun

La carenza di pescato nel Canale di Sicilia, per armatori e pescatori non scaturisce solo dalle restrizioni imposte dall’Unione Europea e da un surriscaldamento del mare che non ha precedenti: bisogna indagare anche sulla presenza di navi battenti bandiera estera che effettuano prospezioni sismiche con esplosioni di aria compressa. Un aspetto in verità non nuovo. Da anni questo tipo di attività viene svolto nei mari italiani e le conseguenze sull’ecosistema sono state sempre al centro di un ampio dibattito, in presenza di studi scientifici discordanti che non hanno mai fornito risultanze chiare sugli effetti. Si tratta di un cannone che spara potenti bolle d’aria verso il fondo del mare. Ascoltando l’eco prodotto dal colpo si capisce che cosa nascondono le rocce della crosta terrestre. L’airgun viene usato dagli scienziati per studi e ricerche, ma soprattutto dalle compagnie petrolifere per individuare la presenza di giacimenti nascosti. I pescatori siciliani oggi intendono riportare la questione all’attenzione delle autorità e chiedono ulteriori approfondimenti, in una fase storica in cui la scarsa pescosità sta creando un serio allarme sociale.

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