Crisi nera per il sindaco Fabio Termine: non è l’opposizione, ma ben sette consiglieri della sua stessa maggioranza ad aver formalizzato una durissima critica politica. Il colpo di scena è avvenuto in Aula Consiliare subito dopo la mancata approvazione del Rendiconto 2024, un atto contabile fondamentale. Valeria Gulotta, Simone Di Paola, Alessandro Curreri, Giuseppe Ruffo, Gabriele Modica, Giuseppe Ambrogio e Daniela Campione hanno depositato un documento politico spietato. Questo atto sancisce ufficialmente la rottura interna alla coalizione, nota da tempo per un clima di incertezza e tensione. I consiglieri, pur avendo votato a favore del Rendiconto per “responsabilità e tutela della comunità”, hanno denunciato la mancanza di chiarezza, condivisione e coinvolgimento da parte del primo cittadino. Il documento sottolinea come l’azione dei dissidenti non sia mossa da rivendicazioni personali, ma dall’esigenza di un “decisivo rilancio politico e amministrativo” del progetto di governo. In particolare, viene rimarcato il prolungato tergiversare del Sindaco su una richiesta di rimodulazione delle deleghe assessoriali avanzata dal PD già dall’inizio dell’estate. L’uscita dall’Aula, avvenuta dopo la consegna del testo, è un “atto dovuto di coerenza” e un esplicito invito a Termine. Gli alleati chiedono al Sindaco di porre fine alla “transizione” e di agire con decisione e condivisione. Il messaggio è chiaro: “Egli è il capo politico di una intera coalizione”, non solo di una parte della Giunta. Finché Termine non fornirà un chiarimento “definitivo e tempestivo”, mancheranno le condizioni di serenità per un dibattito politico costruttivo. La rottura mette in serio dubbio la stabilità dell’amministrazione nell’ultimo anno e mezzo di mandato.
Home » Notizie » Il Sindaco di Sciacca Fabio Termine messo sotto dai suoi stessi consiglieri
Il Sindaco di Sciacca Fabio Termine messo sotto dai suoi stessi consiglieri
- di Toni Fisco
