A Sciacca si è in attesa delle decisioni che saranno assunte dal Sindaco, Fabio Termine, a seguito del pesante atto di sfiducia nei suoi confronti, presentato da consiglieri della sua stessa parte politica e, addirittura, da assessori della sua stessa giunta. Il primo cittadino si dice colpito da uno stato febbrile ma non potrà rimandare a lungo l’adozione di scelte che condizioneranno certamente il suo futuro politico. Accettare il contenuto delle richieste del documento presentato l’altra sera in consiglio comunale significherebbe prendere atto del proprio fallimento, sottostare alle volontà del gruppo del Pd che fa capo all’on. Michele Catanzaro, e perfino ai diktat degli esponenti di Alleanza Verdi Sinistra e Movimento 5 Stelle. La via di uscita, quasi obbligata, da questa situazione è quella di azzerare immediatamente la giunta e cercare nuove alleanze tra forze politiche, associazioni e comitati di quartiere per completare il mandato. Ci pare assai difficile, infatti, che dopo quanto accaduto il Sindaco possa tollerare in giunta la presenza di assessori dissidenti ed anche che gli stessi assessori possano scegliere di continuare la loro esperienza amministrativa come se nulla fosse accaduto.
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Crisi politica a Sciacca: sempre più probabile un azzeramento della giunta
- di Toni Fisco
