Appalti truccati e corruzione: chiesti gli arresti per Totò Cuffaro e altri 17 tra politici, ex parlamentari, dirigenti e imprenditori

La Procura di Palermo ha richiesto gli arresti domiciliari per 18 persone nell’ambito di una vasta inchiesta su presunte attività illecite. Tra i nomi di spicco figurano l’ex presidente della Regione Siciliana, Salvatore Cuffaro (attuale presidente nazionale della Nuova Dc), e il parlamentare di Noi Moderati, Saverio Romano. Le accuse mosse, a vario titolo, vanno dall’associazione a delinquere alla turbativa d’asta e alla corruzione. I Carabinieri del ROS hanno notificato a tutti gli indagati l’invito a comparire davanti al GIP per l’interrogatorio preventivo. Solo dopo questo passaggio il Giudice per le indagini preliminari deciderà se accogliere la richiesta di domiciliari. Per il deputato Saverio Romano, sarà necessaria anche la richiesta al Parlamento dell’autorizzazione a procedere. L’inchiesta, guidata dal Procuratore Maurizio de Lucia, si concentra su appalti che sarebbero stati pilotati. Oltre a Cuffaro e Romano, nell’elenco degli indagati figurano politici, ex parlamentari, dirigenti sanitari (come Antonio Abbonato, Ferdinando Aiello, Carmelo Pace, Paolo Bordonaro, Alessandro Caltagirone) e imprenditori. A diversi indagati sono stati notificati anche decreti di perquisizione. Tra i coinvolti c’è anche Vito Raso, autista e uomo di fiducia di Cuffaro. Si ricorda che Cuffaro è stato condannato in via definitiva per favoreggiamento alla mafia, pena scontata fino al 2015. Romano, in passato accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, fu prosciolto. Il coordinatore politico di Noi Moderati, Saverio Romano, ha dichiarato di non aver ricevuto alcuna comunicazione ufficiale. Afferma di essere “assolutamente tranquillo” e pronto a chiarire ogni aspetto con la magistratura, per la quale nutre “massima stima”. L’indagine, che coinvolge l’ex braccio destro di Cuffaro e diversi funzionari pubblici, è destinata a fare molto discutere.