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Serginho al Milan Club di Sciacca ricorda il 6-0 contro l’Inter del 2001

Una serata indimenticabile, carica di ricordi e passione, ha animato il Milan Club di Sciacca, che stasera ha accolto un ospite d’eccezione: Sergio Claudio dos Santos, noto al mondo come Serginho, l’ex terzino sinistro brasiliano, protagonista di un’epoca d’oro per il Milan.

L’arrivo del “Concorde” ha subito acceso l’entusiasmo dei tantissimi tifosi rossoneri presenti, ansiosi di rivivere le gesta di uno dei giocatori più amati del ciclo vincente di Carlo Ancelotti. Serginho non ha deluso le aspettative, trasportando il pubblico indietro nel tempo, tra aneddoti e ricordi delle grandi vittorie che hanno marcato la sua carriera milanista.

Con la sua schiettezza e il sorriso contagioso, l’ex campione ha rievocato i trionfi del grande Milan, in particolare le sue due Champions League (2003 e 2007) e lo Scudetto conquistato nella stagione 2003-2004. Serginho ha sottolineato l’unità e la forza di quel gruppo, capace di raggiungere la vetta d’Europa e del mondo.

Il momento clou della serata è stato senza dubbio il ricordo della leggendaria stracittadina dell’11 maggio 2001, quel clamoroso Inter-Milan terminato 0-6. Una partita che per Serginho fu un vero e proprio capolavoro personale: in quella notte storica, l’esterno brasiliano non solo mise a segno un gol, ma fu artefice di ben tre assist (i tabellini ufficiali gliene attribuiscono quattro), mandando in tilt la difesa nerazzurra e firmando una delle pagine più umilianti per gli avversari e più gloriose per i rossoneri.

“Quella partita rimane scolpita nel cuore di ogni milanista,” ha commentato un Serginho visibilmente emozionato, ricordando la sensazione di onnipotenza di quella squadra. “Non era solo il risultato, ma la dimostrazione della nostra superiorità in campo. Ancora oggi, ovunque vada, i tifosi me la ricordano.”

La visita di Serginho al Milan Club di Sciacca si è conclusa tra foto, autografi e cori, lasciando nei cuori dei presenti l’orgoglio e la nostalgia per un’epoca irripetibile. Un’occasione che ha rinsaldato il legame tra le glorie del passato e la passione incrollabile dei tifosi siciliani per il Diavolo.

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