Il Tribunale del Riesame di Palermo ha accolto l’istanza difensiva, disponendo la scarcerazione di Pietro Guzzardo, 46 anni, di Santa Margherita Belice. L’uomo era stato coinvolto nella vasta operazione della Squadra Mobile di Agrigento che, la scorsa estate, aveva colpito un presunto giro di estorsioni mafiose nella Valle del Belice, focalizzato sul controllo illecito delle attività agro-pastorali. Guzzardo torna libero, in attesa dell’udienza preliminare fissata per l’8 ottobre. La Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo ha chiesto il rinvio a giudizio per cinque imputati. Tra questi figurano lo stesso Guzzardo, il boss Pietro Campo – figura vicina a Matteo Messina Denaro – suo figlio Giovanni Campo, Domenico Bavetta e il pastore Pasquale Ciaccio. Le indagini ipotizzano che gli indagati, sfruttando la forza intimidatoria del mandamento mafioso di Santa Margherita di Belice, costringessero i proprietari terrieri a cedere vaste aree per il pascolo abusivo a canoni irrisori o inesistenti.
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Scarcerato il margheritese Pietro Guzzardo: è coinvolto in un presunto giro di estorsioni mafiose nella valle del Belice
- di Toni Fisco
