La procura della Repubblica di Agrigento sembra aver scoperto una sorta di “tangentopoli” agrigentina. Si parla di un vasto sistema di corruzione per pilotare gli appalti pubblici in favore di determinate imprese e ditte. La Squadra mobile di Agrigento ha eseguito ieri cinque arresti: si tratta di quattro imprenditori favaresi e del dirigente dell’ufficio tecnico comunale di Licata. In carcere sono finiti: Diego “Dino” Caramazza, 44 anni, di Favara; Luigi Sutera Sardo, 68 anni, ex consigliere provinciale ed ex assessore del comune di Favara. Ai domiciliari, invece: Federica Caramazza, 36 anni, di Favara; Sebastiano Alesci, 67 anni, dirigente dell’Ufficio tecnico comunale di Licata; Carmela Moscato, 65 anni, di Favara. Gli indagati al momento sono tredici. Tra loro vi sono imprenditori, un avvocato, ingegneri e dirigenti pubblici. Le accuse a vario titolo sono: corruzione, turbativa d’asta, turbata libertà degli incanti e ricettazione.
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Corruzione e tangenti: scoperta una tangentopoli agrigentina
- di Toni Fisco
